Sportivi vegani: Elena Cossu, la vita è tutta una corsa
Tra i tanti sportivi vegani italiani, oggi parliamo della bravissima runner Elena Cossu, diventata vegana per amore degli animali.
Sportivi vegani, Elena Cossu
Classe 1969, sorriso contagioso e grinta da vendere: lei è Elena Cossu, una dei tanti sportivi vegani italiani che rappresentano un onore per il nostro Paese, sia dal punto di vista atletico sia sotto il profilo etico.
La disciplina di Elena è la corsa, a cui si dedica con passione e successo dal 2014, dopo essere stata un po’ di anni lontana dallo sport.
Nello stesso anno un’altra importante novità per l’atleta: piomba nella sua vita una cagnolina di nome Sally e questo evento ha scatenato una piccola grande rivoluzione…Elena, spinta dall’amore per l’animale, sceglie di diventare vegana.
Dunque dal 2014 Elena Cossu è la dimostrazione, come molti altri (Massimiliano Brunaccioni, Eleonora Ambroggi, Maurizio Falasconi, etc…) che essere sportivi vegani si può e, talvolta, si migliora anche il livello delle prestazioni.
Oggi la bella runner si dichiara “in cammino” verso il veganismo crudista che prevede di consumare solo cibi crudi o, al massimo, essicati o riscaldati ad una temperatura non superiore a 42 gradi. Il crudismo è un ramo del veganismo che presenta numerosi vantaggi: in primis, abolendo le cotture, gli alimenti mantengono intatte tutte le vitamine, i minerali e gli enzimi e le fibre indispensabili per una buona digestione e un corretto funzionamento dell’intestino.
Tuttavia, come molti sportivi, Elena è spesso in viaggio e non sempre è possibile curare l’alimentazione nei minimi dettagli e, a volte, qualche pietanza cotta si è costretti ad accettarla per non saltare il pasto.
Cosa mangiano gli sportivi vegani
Uno sport intenso come la corsa praticata da Elena Cossu, richiede agilità e resistenza e, quindi, è indispensabile nutrirsi correttamente per non avere mai cali di energia.
La dieta degli sportivi vegani deve prevedere ogni giorno molta verdura, frutta fresca e secca, cereali, legumi, semi oleosi e olio extra vergine di oliva. Gli alimenti proteici industriali come tofu, seitan o burger di soia rappresentano un’eccezione e non certo la regola.
Spesso gli sportivi vegani sono stati protagonisti di polemiche in quanto, alcuni soggetti poco informati, hanno messo in dubbio la completezza della dieta vegana e la sua idoneità per uno sportivo.
Posto che qualunque dieta, vegana, vegetariana od onnivora, può essere fatta bene o male, l’alimentazione vegana, se equilibrata e ben bilanciata di tutti i nutrienti, è adattissima per chiunque, sportivi in primis.
L’assenza di proteine animali, infatti, limita la produzione di acido lattico e, dunque, facilita il recupero dopo le prestazioni.
Inoltre il grande apporto di vitamine e minerali della dieta vegana va a contrastare la formazione di radicali liberi, prodotti dall’intensa attività fisica.
Per quanto concerne le proteine, croce e delizia di ogni discussione che verte intorno al mondo vegan, la combinazione di legumi e cereali annulla il problema: i legumi contengono determinati aminoacidi che vanno a completare quelli dei cereali, apportando all’organismo la giusta dose di proteine.
La vitamina B12 e la vitamina D3 devono, invece, necessariamente essere integrate, ma questo vale per tutti, anche per gli onnivori: la vitamina D3 viene fissata nelle ossa dall’esposizione ai raggi solari ma visti i moderni stili di vita in cui siamo tutti sempre più chiusi in ufficio piuttosto che all’aria aperta, quasi nessuno ha sufficienti quantità di questa preziosa vitamina; la B12 è contenuta nei batteri del terreno, ma siccome gli animali di oggi vengono nutriti a mangimi, non è più possibile trovarla nella carne.