Mal di schiena? Ecco le possibili soluzioni

mal-di-schienaLa lombalgia, termine medico per definire il mal di schiena, è un sintomo e non una malattia che colpisce il tratto lombare della colonna vertebrale per molteplici cause. E’ in costante aumento, soprattutto in relazione al cambiamento delle abitudini di vita che portano sempre più a condurre una vita tendenzialmente sedentaria. E’ un disturbo molto frequente nella popolazione adulta con un’incidenza annuale massima tra la III e la V decade di vita, ed una prevalenza stimata tra il 12% e il 35%.

Si stima che circa l’80% della popolazione generale accusa almeno un episodio di lombalgia nel corso della propria vita ed entrambi i sessi sono interessati in ugual maniera.

Continua a leggere

Microbiota e obesità: cosa c’è di vero?

In questo articolo, Elisabetta Sartini, ci fa capire come l’alimentazione influenza la nostra vita.

Dove origina la nostra salute
Alla nascita il tratto digerente dei neonati è  completamente sterile e viene colonizzato subito, al momento del parto, dai microrganismi con cui viene a contatto provenienti dal tratto riproduttivo della madre. Successivamente i batteri provengono dall’allattamento, dall’ambiente, ed infine dai cibi che nel tempo ingerirà. I bimbi che non sono allattati al seno avranno una “stabilizzazione” del microbiota più tardiva dei bambini allattati naturalmente. Tornando al nostro microbiota umano, cerchiamo di capire e conoscere bene questo “organo” tanto importante quanto discusso. E’ l’insieme di microrganismi che si trovano nell’apparato digerente. Ogni essere umano, come ha un Dna differente dagli altri, ha anche un microbiota diverso.

 Questo organo è composto da centinaia di specie di microrganismi, che vivono in simbiosi, batteri aerobi (vivono in presenza di ossigeno) e batteri anaerobi (vivono in assenza di ossigeno), miceti (funghi e lieviti) e protozoi (organismi animali unicellulari). Questa complessa e dinamica popolazione prende anche il nome di flora batterica.

A cosa serve il microbiota?
Nell’ecosistema intestinale molte di queste specie sono di vitale importanza per la nostra salute. Sappiamo anche che sono distribuite in tutte le aree del nostro corpo: nella bocca, nel naso, nella faringe, nello stomaco, cute, intestino (tenue e crasso) uretra e area vaginale, le cui funzioni sono:

Continua a leggere

Vaccini: siamo davvero sicuri che siano utili?

 

In questo articolo, il Dr. Stefano MONTANARI, mette in evidenza il frutto di anni di studi e ricerca dedicato al mondo dei vaccini.

Quando l’istanza è nebulosa e, magari, non proprio confessabile, la prima cosa da fare è trovare un nemico da combattere. Se non c’è, basta inventarne uno e la cosa è fatta: l’esercito delle pecore seguirà belando le proprie invettive. Nel caso specifico il nemico sono io. Lo sono davvero?

Mi occupo di ricerca medica da 44 anni e qualcosa ne è uscito in termini di conoscenze. Malauguratamente, e fu solo perché più o meno una dozzina di anni fa l’università tedesca di Mainz lo chiese, nell’ambito di quelle ricerche cominciai con mia moglie ad analizzare i vaccini.

Per me fu uno shock!
I vaccini, che avevo imparato a venerare ai tempi dell’università, sono un’invenzione brillante della medicina risalente a tempi remoti (molto prima di Jenner) e il razionale su cui si basano non fa una piega. In soldoni, io do ad intendere all’ organismo di contrarre una malattia e quello produce gli anticorpi del caso, cosicché sarò immune da quella malattia .

Tutto bello: peccato che non sia esattamente così.
Il trucco biologico che chi vaccina cerca di mettere in pratica, consiste nell’introdurre nell’organismo l’agente patogeno in una forma tale da non scatenare la malattia in tutta la sua virulenza ma semplicemente calibrandolo per ottenere solo la produzione degli anticorpi. Come tutti i trucchi, però, nemmeno questo funziona sempre: in una certa quota dei soggetti praticamente impossibile da prevedere non funziona affatto e non si ottiene nessun risultato, mentre in un’altra quota si provocano degli effetti indesiderati. Nessuna meraviglia: accade per qualunque farmaco.

Continua a leggere

Detox: 18 consigli per disintossicare l’organismo con rimedi naturali

Voler disintossicare l’organismo è spesso desiderio di cambiamento e, in genere, ci si focalizza quasi esclusivamente sul modificare solo il proprio regime alimentare.

Tuttavia l’inquinamento può manifestarsi in varie forme e, a differenza dei periodi di breve durata, durante i quali solitamente ci si vuole disintossicare, le fonti di inquinamento che ci circondano sono molto più numerose di quanto possiamo immaginare e considerare.

Si parla infatti di inquinamento atmosferico, ambientale, domestico, acustico, sensoriale e, non meno importante, inquinamento mentale.

Viviamo ad esempio in luoghi spesso chiusi dove ristagna un’aria poco salubre perché non siamo abituati ad arieggiare gli ambienti, oppure siamo circondati da rumori forti e assordanti, luci intense, abbiamo una vita troppo sedentaria, assumiamo elevate quantità di farmaci, “mangiamo” emozioni negative e conviviamo con uno stress eccessivo o altre fonti di inquinamento delle quali, per quanto possibile, dovremmo contenerne i danni.

La nostra salute è quindi anche il risultato di un equilibrio tra le tossine introdotte e quelle eliminate ed un accumulo di queste sostanze può predisporci a diversi disturbi e patologie, influenzando negativamente anche il nostro umore.

Continua a leggere

Alla scoperta dei SEMI OLEOSI, piccoli scrigni ricchi di benefici per l’organismo umano

I semi oleosi presenti da sempre nella dieta umana ma fino a pochi anni fa molto poco consumati e ancor meno conosciuti; finalmente negli ultimi tre anni hanno assistito alla loro giusta valorizzazione del loro ruolo fondamentale che possono svolgere nell’organismo umano, se consumati nella dieta quotidiana. Di questa famiglia fanno parte: semi di lino, semi di canapa, semi di sesamo, semi di papavero, semi di girasole, semi di zucca, semi di finocchio, semi di chia.

Vediamo la loro composizione, le azioni benefiche che possono esercitare sul nostro organismo e gli utilizzi che possono avere in cucina.

Semi di linosemi di lino
è stato dimostrato essere la fonte vegetale più importante di omega-3, insieme ad essi al loro interno troviamo anche gli omega-6, fibre idrosolubili, mucillagini, una concentrazione alta di vitamina E e di sali minerali (in particolare fosforo, rame, magnesio, manganese) infine è ottimo anche il contenuto di proteine e di lipidi.
Questi semi vista la loro composizione hanno dimostrato di esercitare diverse proprietà benefiche sul nostro organismo:
– svolgono un azione emolliente e protettiva
– aiutano a combattere le infiammazioni sia interne che esterne
– grazie alla presenza al loro interno di mucillagini regolano la motilità intestinale prevenendo così i possibili fenomeni di stipsi.

Grazie alla presenza nel loro interno di omega-3 e omega-6 hanno un’azione di prevenzione delle infiammazioni e soprattutto delle patologie cardiovascolari. Per poter ottenere il massimo dei benefici da questi semi è necessario tritarli per rompere la cuticola esterna; molto dura, che li riveste. Così preparati, possono essere inseriti nelle insalate o nei piatti di cereali, oppure nello yogurt. Dai semi di lino si può anche ottenere un ottimo olio per condire pietanze crude o cotte. Due cucchiai al giorno di semi di lino macinati ci danno la dose giornaliera raccomandata di omega-3.

Continua a leggere

Bevande vegetali? Tanta bontà e salute a tavola!


Bevanda o “latte” vegetale?
 

Per associazione, e per classificazione merceologica, quando si parla di latte si fa riferimento al comune latte di origine animale.

Quello più consumato è sicuramente il latte di vacca, ma in commercio si può reperire anche quello di capra oppure, anche se con minor diffusione, quello di bufala, di asina, di cavalla, ecc.

Tuttavia, parallelamente, si sta diffondendo una linea di “latte” vegetale che però, nella denominazione di vendita, non può essere dichiarato tale.

Infatti dal punto di vista merceologico può essere definito “latte”, solo il prodotto ottenuto dalla mungitura di animali.

Questo spiega come mai sulle varie confezioni la dicitura riportata è: “Bevanda a base di….” (o simili), seguita dalla tipologia del legume, cereale o semi vari, utilizzati per ottenere questa preparazione, anche se nel gergo comune si è soliti dire latte di soia, latte di riso, latte di mandorla, ecc.

Quali sono le tipologie di bevande vegetali reperibili in commercio?

Sicuramente, tra la lista che vi fornirò, riconoscerete qualche bevanda già sentita o assaggiata, ma sono certa che, probabilmente, sarete sorpresi nel leggere quanto siano numerose le classificazioni di bevande alimentari disponibili.

latte di doiaBevande ottenute da cereali:
“Latte” di riso

“Latte” d’avena
“Latte” d’orzo
“Latte” di frumento
“Latte” di miglio
“Latte” di kamut
“Latte” di farro
“Latte” di quinoa
“Latte” di grano saraceno

Continua a leggere

Alimentazione e disturbi legati all’ansia (attacchi di panico) …… ci sono correlazioni? Parte 2

Con questo secondo articolo riprendiamo quanto già detto nel primo articolo in merito:

all’ alimentazione e disturbi legati all’ansia

 

Consumare molta frutta e verdura, frutta secca, semi, cereali INTEGRALI, mantenere un buon livello di idratazione (bere molta acqua), dividere i 3 pasti classici della giornata, in 5 / 6 piccoli pasti senza far passare più di tre ore da un pasto all’altro.

Più nelle specifico, consumare:

  • banane (ricchissime di tirosina e triptofano),
  • datteri,
  • mele,
  • mango,
  • mandorle secche/anacardi/noci secche e la frutta secca in generale molto ricca di magnesio (in particolare le mandorle secche),
  • così come l’alga agar agar (il magnesio è un minerale molto importante in grado di regolare la trasmissione nervosa, gli impulsi neuromuscolari, normalizzare l’attività dell’ipotalamo e ridurre l’eccesso di adrenalina),
  • erbe aromatiche come il basilico,
  • la salvia 
  • l’origano

sembrano avere un effetto calmante e rilassante, cereali integrali come: Continua a leggere

1 2 3 4 5