LE BASI DELLA MEDITAZIONE

Chiunque abbia avuto la fortuna di partecipare a dei ritiri spirituali di Tradizione Buddhista lo sa perfettamente: buona parte del tempo viene trascorsa concentrandosi sulla respirazione. Soprattutto quando ci si trova in ambito Theravada (la forma di Buddhismo dominante in Tailandia, Birmania, Sri Lanka e Laos) non si tratta tanto di controllare i meccanismi della respirazione quanto di concentrarsi semplicemente su di essa.

Si parla pertanto di qualcosa di diverso dagli esercizi di respirazione di matrice Yoga noti sotto il nome di Pranayama perché in questi ultimi, il ritmo e la modalità della respirazione vengono volutamente modificati. Accade quindi sovente che i monaci dedichino ore intere a spiegare l’intero processo della respirazione e come avvalersene per rilassarsi e purificare la mente da stress e tensioni.

Dove praticare:
Ovviamente, il luogo scelto deve essere tranquillo, silenzioso e pulito, meglio spegnere cellulari e computer prima di cominciare!




Come:
Si può iniziare sdraiati su di un tappetino da Yoga con l’addome rivolto verso l’alto e la nuca che riposa su di un comodo cuscinetto (si può anche praticare a letto se poi si desidera addormentarsi). Gli occhi devono essere chiusi così come le labbra (si evitino però tensioni a livello delle mascelle e delle palpebre). I palmi delle mani dovrebbero riposare sulla bocca dello stomaco, una mano giace sull’altra mentre i gomiti si piegano leggermente. Le dita sono parte e rilassate. Meglio mantenere le gambe completamente rilassare mentre i piedi mantengono tra di loro una distanza di circa 20 centimetri.

Si immagini quindi che l’aria inalata attraverso le radici assuma il nostro colore preferito (per esempio blu, arancione o giallo dorato). Questo fumo colorato inizierà quindi a vorticare dapprima attraverso le narici, poi nella parte posteriore della gola, giù lungo collo e spalle, nelle braccia e nel petto, per poi circolare nella spina dorsale, fino al diaframma.
Ora, espira dolcemente sempre dalle narici, immagina che l’aria colorata ti abbandoni insieme ad un fumo grigiastro che rappresenta tutte le negatività che ti porti addosso nella vita quotidiana. Quindi questo fumo immaginario si separa dal tuo corpo a cominciare dal diaframma.

Meglio sempre prepararsi un piccolo programma, per esempio mezz’ora al giorno per una settimana. E’ normale che all’inizio della pratica si sia distratti da un quantità enorme di pensieri futili del tipo ‘ Ho pagato la bolletta del gas?’ oppure ‘ I vestiti sono pronti in lavanderia?’. L’unico rimedio è portare gentilmente l’attenzione sulla respirazione… piano piano la nostra capacità di concentrarci
migliorerà e con essa la nostra calma interiore.

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