I segreti per avere una vita longeva!

Il sogno dell’immortalità ha radici antichissime.

Anche ai nostri giorni sempre più persone sono alla ricerca dell’elisir di lunga vita con il desiderio (e la speranza) che la durata vada ben oltre le statistiche.

Più anni, naturalmente, ma che consentano di essere in buona salute e pieni di entusiasmo per la vita!

E così siamo, forse tutti, alla ricerca di alimenti antiaging, miracolosi, vitamine, sali minerali, antiossidanti, sostanze bioattive e nuove regole da seguire e sperimentare.

Senza dubbio, grazie anche ai progressi della scienza e a un miglioramento complessivo della qualità di vita, l’età media è aumentata.

Contemporaneamente assistiamo ad una continua crescita di molte patologie come obesità, diabete, ipertensione, cancro, ma anche ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, fino alla cosiddetta sindrome metabolica.

Per sindrome metabolica si intende la presenza di tre o più disordini tra questi elencati: Continua a leggere

Detox: 18 consigli per disintossicare l’organismo con rimedi naturali

Voler disintossicare l’organismo è spesso desiderio di cambiamento e, in genere, ci si focalizza quasi esclusivamente sul modificare solo il proprio regime alimentare.

Tuttavia l’inquinamento può manifestarsi in varie forme e, a differenza dei periodi di breve durata, durante i quali solitamente ci si vuole disintossicare, le fonti di inquinamento che ci circondano sono molto più numerose di quanto possiamo immaginare e considerare.

Si parla infatti di inquinamento atmosferico, ambientale, domestico, acustico, sensoriale e, non meno importante, inquinamento mentale.

Viviamo ad esempio in luoghi spesso chiusi dove ristagna un’aria poco salubre perché non siamo abituati ad arieggiare gli ambienti, oppure siamo circondati da rumori forti e assordanti, luci intense, abbiamo una vita troppo sedentaria, assumiamo elevate quantità di farmaci, “mangiamo” emozioni negative e conviviamo con uno stress eccessivo o altre fonti di inquinamento delle quali, per quanto possibile, dovremmo contenerne i danni.

La nostra salute è quindi anche il risultato di un equilibrio tra le tossine introdotte e quelle eliminate ed un accumulo di queste sostanze può predisporci a diversi disturbi e patologie, influenzando negativamente anche il nostro umore.

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Alla scoperta dei SEMI OLEOSI, piccoli scrigni ricchi di benefici per l’organismo umano

I semi oleosi presenti da sempre nella dieta umana ma fino a pochi anni fa molto poco consumati e ancor meno conosciuti; finalmente negli ultimi tre anni hanno assistito alla loro giusta valorizzazione del loro ruolo fondamentale che possono svolgere nell’organismo umano, se consumati nella dieta quotidiana. Di questa famiglia fanno parte: semi di lino, semi di canapa, semi di sesamo, semi di papavero, semi di girasole, semi di zucca, semi di finocchio, semi di chia.

Vediamo la loro composizione, le azioni benefiche che possono esercitare sul nostro organismo e gli utilizzi che possono avere in cucina.

Semi di linosemi di lino
è stato dimostrato essere la fonte vegetale più importante di omega-3, insieme ad essi al loro interno troviamo anche gli omega-6, fibre idrosolubili, mucillagini, una concentrazione alta di vitamina E e di sali minerali (in particolare fosforo, rame, magnesio, manganese) infine è ottimo anche il contenuto di proteine e di lipidi.
Questi semi vista la loro composizione hanno dimostrato di esercitare diverse proprietà benefiche sul nostro organismo:
– svolgono un azione emolliente e protettiva
– aiutano a combattere le infiammazioni sia interne che esterne
– grazie alla presenza al loro interno di mucillagini regolano la motilità intestinale prevenendo così i possibili fenomeni di stipsi.

Grazie alla presenza nel loro interno di omega-3 e omega-6 hanno un’azione di prevenzione delle infiammazioni e soprattutto delle patologie cardiovascolari. Per poter ottenere il massimo dei benefici da questi semi è necessario tritarli per rompere la cuticola esterna; molto dura, che li riveste. Così preparati, possono essere inseriti nelle insalate o nei piatti di cereali, oppure nello yogurt. Dai semi di lino si può anche ottenere un ottimo olio per condire pietanze crude o cotte. Due cucchiai al giorno di semi di lino macinati ci danno la dose giornaliera raccomandata di omega-3.

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Bevande vegetali? Tanta bontà e salute a tavola!


Bevanda o “latte” vegetale?
 

Per associazione, e per classificazione merceologica, quando si parla di latte si fa riferimento al comune latte di origine animale.

Quello più consumato è sicuramente il latte di vacca, ma in commercio si può reperire anche quello di capra oppure, anche se con minor diffusione, quello di bufala, di asina, di cavalla, ecc.

Tuttavia, parallelamente, si sta diffondendo una linea di “latte” vegetale che però, nella denominazione di vendita, non può essere dichiarato tale.

Infatti dal punto di vista merceologico può essere definito “latte”, solo il prodotto ottenuto dalla mungitura di animali.

Questo spiega come mai sulle varie confezioni la dicitura riportata è: “Bevanda a base di….” (o simili), seguita dalla tipologia del legume, cereale o semi vari, utilizzati per ottenere questa preparazione, anche se nel gergo comune si è soliti dire latte di soia, latte di riso, latte di mandorla, ecc.

Quali sono le tipologie di bevande vegetali reperibili in commercio?

Sicuramente, tra la lista che vi fornirò, riconoscerete qualche bevanda già sentita o assaggiata, ma sono certa che, probabilmente, sarete sorpresi nel leggere quanto siano numerose le classificazioni di bevande alimentari disponibili.

latte di doiaBevande ottenute da cereali:
“Latte” di riso

“Latte” d’avena
“Latte” d’orzo
“Latte” di frumento
“Latte” di miglio
“Latte” di kamut
“Latte” di farro
“Latte” di quinoa
“Latte” di grano saraceno

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Alimentazione e disturbi legati all’ansia (attacchi di panico) …… ci sono correlazioni? Parte 2

Con questo secondo articolo riprendiamo quanto già detto nel primo articolo in merito:

all’ alimentazione e disturbi legati all’ansia

 

Consumare molta frutta e verdura, frutta secca, semi, cereali INTEGRALI, mantenere un buon livello di idratazione (bere molta acqua), dividere i 3 pasti classici della giornata, in 5 / 6 piccoli pasti senza far passare più di tre ore da un pasto all’altro.

Più nelle specifico, consumare:

  • banane (ricchissime di tirosina e triptofano),
  • datteri,
  • mele,
  • mango,
  • mandorle secche/anacardi/noci secche e la frutta secca in generale molto ricca di magnesio (in particolare le mandorle secche),
  • così come l’alga agar agar (il magnesio è un minerale molto importante in grado di regolare la trasmissione nervosa, gli impulsi neuromuscolari, normalizzare l’attività dell’ipotalamo e ridurre l’eccesso di adrenalina),
  • erbe aromatiche come il basilico,
  • la salvia 
  • l’origano

sembrano avere un effetto calmante e rilassante, cereali integrali come: Continua a leggere

Alimentazione e disturbi legati all’ansia (attacchi di panico) …… ci sono correlazioni? Parte 1

“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”
(Ippocrate 470–377 A.C.)

 

Incominciamo col dire in breve in cosa consiste un attacco di panico, quali sono le cause, i sintomi ed infine ci concentreremo sul cibo e i potenziali effetti di prevenzione che può avere.

Un attacco di panico è un’alterazione della percezione della normale reazione della paura che viene interpretata dal corpo come un’improvvisa sensazione di intensa paura che si sviluppa senza una ragione apparente e che provoca serie reazioni fisiche. Più nello specifico, l’adrenalina (neurotrasmettitore) che viene fisiologicamente prodotta durante la condizione corporea denominata “lotta e fuga”, viene prodotta in quantità eccessiva a quella che dovrebbe essere: il risultato di questo alterato processo biochimico è un insieme di sgradevoli sensazioni debilitanti e soprattutto di un intollerabile livello di paura percepita.

A tutti può capitare durante il corso della vita di avere uno o due attacchi di panico, determinati da diversi fattori; tuttavia, se gli attacchi di panico sono frequenti o il soggetto percepisce un’intensa ansia riguardo la possibilità che l’episodio si possa ripetere, allora si parla di “DAP”, disturbo da attacchi di panico. Le cause non sono ad oggi ben identificate, tuttavia possiamo includere alcuni fattori: Continua a leggere

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