Disbiosi intestinale… cause e soluzioni

La composizione del microbiota intestinale è differente a seconda del tratto intestinale in cui ci troviamo. Nell’ intestino tenue, oltre a svolgersi  la maggior parte della digestione ed assorbimento delle sostanze nutritive provenienti dall’ alimentazione, vi giungono anche tutti i potenziali microrganismi pericolosi che sono riusciti a superare il viaggio attraverso lo stomaco.

La parte superiore dell’intestino tenue, composta da duodeno e digiuno, è scarsamente popolata, con i suoi 10.000 microganismi per millilitro, dove si trovano soprattutto batteri appartenenti alla famiglia dei Lactobacilli. Tutti i Lactobacilli, hanno caratteristiche comuni:

  • preferiscono un terreno di coltura a base di latte per svilupparsi ( infatti essi provengono dai latticini che consumiamo),
  • producono l’enzima lattasi, essenziale per la digestione del lattosio,
  • producono acido lattico dai carboidrati, utile per mantenere in questo tratto dell’apparato digerente un ambiente acido,
  • sfavorevole a microrganismi pericolosi che necessitano di ambiente alcalino per proliferare e sono anaerobi facoltativi, cioè possono crescere sia in presenza che assenza di ossigeno.

I Lactobacilli, in questa parte dell’intestino, sono perlopiù transienti, come il Lactobacilli bulgaricus ed il Lactobacilli casei.

La parte inferiore, l’ileo, presenta invece una popolazione variegata e stabile, dove il Lactobacilli Acidophilus riveste il ruolo di principale colonizzatore di questo tratto. Questo Lactobacilli vi risiede stabilmente e costituisce la prima linea di difesa contro gli invasori esterni, come ad esempio i lieviti, come Candida Albicans o altri batteri come Escherchia coli.

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Intestino: il secondo cervello

Se osserviamo l’intestino da un punto di vista olistico, esso non è semplicemente un organo deputato all’ assorbimento ed eliminazione delle sostanze di scarto, ma è caratterizzato da uno stretto rapporto con il cervello.

Già gli egiziani, quattromila anni fa, sostenevano che l’apparato digerente fosse la sede dei sentimenti, come testimoniano sia il papiro Edwin Smith risalente alla XVII dinastia che il papiro Ebers  datato alla XVIII dinastia. Nel 1907 uno scienziato russo di nome Mecnikov pubblicava il suo lavoro, per allora visionario e fantasioso, Il prolungamento della vita in cui sosteneva il ruolo benefico di alcuni batteri intestinali, e sempre nello stesso anno anche il ginecologo Robinson pubblicava il libro Abdominal and Pelvic Brain, nel quale sosteneva, senza ombra di dubbio, l’esistenza di due cervelli nel corpo umano.

Successivamente nel 1998 il dottor Michael Gershon pubblicava il libro Il secondo cervello che ha dato il via ad un dibattito scientifico, non ancora conclusosi, sulla comprensione di innumerevoli malattie e disturbi.

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